Oliviero Rainaldi | Infinito Campari

La grande scultura di Oliviero Rainaldi che rappresenta l’espressione artistica e simbolica di 160 anni di celebrazione della vita, è stata svelata al pubblico presso la sede del Gruppo
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In un momento storico in cui la celebrazione della vita ha un significato fortemente condiviso e sentito, Campari Group festeggia il 160° anniversario dalla sua fondazione con una scultura che è un inno alla vita e rappresenta i valori che hanno guidato il Gruppo dalla sua nascita, nel 1860, e in tutto il suo percorso di evoluzione e crescita in tutto il mondo, sempre con uno sguardo al futuro.

Il 160° anniversario è stato celebrato là dove è sorto il primo stabilimento dell’azienda, a Sesto San Giovanni, con l’inaugurazione di “Infinito Campari”, opera d’arte pensata e realizzata dallo scultore Oliviero Rainaldi. Un lascito che rafforza il legame dell’azienda con l’Italia, la città di Sesto e il mondo dell’arte, l’opera è infatti un dono per i Camparisti, gli oltre 4 mila collaboratori che lavorano per il Gruppo nel mondo, gli appassionati e ammiratori di Campari, le presenti e le future generazioni.

L’opera trae ispirazione dalla storia di Campari e in particolare da due opere realizzate da artisti che nella loro epoca hanno dato un contributo essenziale alla costruzione della marca: il futurista Fortunato Depero con la sua opera del 1931 “Il Tempio Campari”, e il pittore e illustratore Leonetto Cappiello, che, con “Lo Spiritello” (1921) ha segnato la storia della marca. Infinito Campari è un’opera d’arte complessa che si compone di due elementi: un’opera paesaggistica, il Labirinto Telescopico, e una scultura monumentale in marmo di Carrara al suo interno. Il Labirinto Telescopico di 320 mq di superficie è composto dal monogramma CG, iniziali di Campari Group che insieme creano il simbolo dell'infinito: questo elemento, che richiama il principio vegetale del Campari, custodisce al centro la scultura in marmo, una forma geometrica dinamica e aperta che richiama una sfera del diametro di 2,50 m. La scultura è stata realizzata a partire da un unico blocco in marmo bianco di Carrara del peso di 74 tonnellate. L’opera, ispirata alla buccia d’arancia che avvolge lo Spiritello di Cappiello, è costituita da due cerchi che rappresentano ancora una C e una G intrecciate. All’interno dell’opera di marmo si trova un’apposita nicchia sigillata che custodisce una bottiglia di Bitter Campari: cuore pulsante e segreto di Infinito Campari.

«Da 160 anni brindiamo alla vita, che per noi significa celebrare responsabilmente momenti di condivisione con i nostri cari e i nostri amici. Desidero ringraziare Oliviero Rainaldi per essere stato in grado di catturare in pieno l’anima di Campari, esaltandone l’ambizione di durare nel tempo come solo l’Arte può fare.» ha dichiarato Bob Kunze-Concewitz, CEO di Campari Group.

«Lavorare con Campari è stato un intenso percorso di scoperta. Sapevo che la storia di Campari si intreccia con il mondo dell’Arte sin dalle origini e che ha sempre puntato in alto guardando oltre anche grazie all’importante contributo degli artisti che negli anni hanno raccolto la sfida di raccontare un marchio così unico. Ho accolto questo incarico come un segno: il segno di potermi spingere ancora oltre ed è proprio in questa visione che supera i confini del tangibile che ho pensato e potuto realizzare quella che ritengo una delle mie opere più innovative: Infinito Campari.» Oliviero Rainaldi

19 settembre 2020

Roma
dall’8 dicembre 2020
Alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea si accende il presepe di Guido Strazza
Gardone (BS)
fino al 22 marzo 2021
Al Vittoriale degli Italiani le mostre Daccapo e Tempora Vatis, le opere di Ugo Riva e nuove, significative donazioni