Pierluigi Leone de Castris

Pierluigi Leone de Castris (Bari, 1955). Ordinario di Storia dell'Arte all'Università di Napoli “Suor Orsola Benincasa”, Direttore della Scuola di Specializzazione di Storia dell'Arte (dal 2009) e Presidente del Corso di Laurea in Beni Culturali. È stato Direttore Storico dell'Arte della Soprintendenza di Napoli (1978-1999).

Dal 1978 in avanti è stato ispettore e poi direttore storico dell'arte presso la Soprintendenza per i beni artistici e storici della Campania, quindi di Napoli, occupandosi di conservazione, tutela e valorizzazione del patrimonio artistico regionale, curando, nel 1981-82 e poi nel 1993-1999 i riallestimenti del Museo di Capodimonte ed i cataloghi dei dipinti antichi di quel museo, allestendo altri musei sul territorio, come il Museo Civico di Castel Nuovo a Napoli (1990), ed organizzando sotto il profilo scientifico, organizzativo ed allestitivo, numerose mostre a Napoli, in altre regioni d'Italia, in Europa e negli Stati Uniti.

I suoi interessi vertono principalmente sull'arte a Napoli e nel Meridione d'Italia fra la fine del Duecento e l'inizio del Seicento, e si sono concentrati nel mettere a fuoco la dimensione ed i caratteri europei e mediterranei di quest’ultima. 
Su questi temi ha pubblicato numerosi saggi, alcune sintesi generali, ed inoltre i volumi “Forastieri e regnicoli”. La pittura moderna a Napoli nel primo Cinquecento (Napoli, 1985; II ed. Napoli 1988); Arte di corte nella Napoli angioina. Da Carlo I a Roberto il Saggio (Firenze, 1986); Pittura del Cinquecento a Napoli. 1573-1606. L’ultima maniera (Napoli 1991; II ed. Napoli 1998); Pittura del Cinquecento a Napoli. 1540-1573. Fasto e devozione (Napoli 1996); Quattrocento aragonese. La pittura a Napoli al tempo di Alfonso e Ferrante d’Aragona (Napoli 1997). 
Alla produzione scientifica di carattere saggistico su temi d’arte italiana fra Medioevo e Rinascimento si affianca quella di carattere museografico e catalogico.  
Il suo interesse di storico, di storico dell'arte e delle idee s’incentra in particolare sul rapporto fra la produzione artistica e il ruolo, la figura sociale dell'artista produttore; si fonda essenzialmente su una messa a punto degli strumenti della connoisseurship, su un lavoro di scavo negli archivi e di confronto delle fonti letterarie, e su una conoscenza analitica della distribuzione del patrimonio artistico sul territorio, in specie dell'Italia meridionale.

 

Nel 2012, ha creato l’Agenzia Duthilleul per sviluppare il suo pensiero e la sua pratica nel campo della composizione della città contemporanea intorno alla mobilità.