Peter Zumthor

Peter Zumthor (Basilea, 1943). Ha insegnato al Southern California Institute of Architecture (Los Angeles) alla Technische Universität (Monaco), alla Harvard Graduate School of Design, all’Accademia di Architettura dell’Università della Svizzera Italiana (Mendrisio). Riconoscimenti internazionali: medaglia d’oro Heinrich Tessenow (1989), Thomas Jefferson Foundation Medal (Università della Virginia) in Architecture (1996), Carlsberg Architecture Prize (1998), Premio Imperiale della Japan Art Association (2008), Arnold W. Brunner Memorial Prize in Architecture dell’American Academy of Arts and Letters (2008), Pritzker Prize (2009), RIBA Royal Gold Metal (2012). Membro dell’Akademie der Künste di Berlino. Studio professionale (Architekturbüro Peter Zumthor) in Haldenstein (Grigioni, Svizzera). Tra le opere principali: la Cappella di San Benedetg (1985-88) a Sumvitg (Grigioni, Svizzera); Residenza per anziani (1989-93) a Coira (Svizzera). Singolare è il Padiglione della Svizzera all’Expo 2000 di Hannover (1997-2000) che interpreta l’immagine di accatastamento delle tavole di legno in un deposito di falegnameria. Nel Kunstmuseum diocesano Kolumba a Colonia (2001-07) Zumthor progetta come esposizione permanente il complesso spazio di una chiesa bombardata instaurando un dialogo con i frammenti di memoria legati al sito. Si ricordano, inoltre, il Museo Allmannajuvet Zinc (Sauda, Norvegia 2003-16); Serpentine Gallery Pavilion (Londra 2011); Los Angeles County Museum (prog. 2013, 2017), l’ampliamento Fondazione Beyeler, Basilea (prog. 2017).

 

Nel 2012, ha creato l’Agenzia Duthilleul per sviluppare il suo pensiero e la sua pratica nel campo della composizione della città contemporanea intorno alla mobilità.